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Carnevale in Sardegna

1,00 

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Descrizione

PROGRAMMA  dal 27 Febbraio al 04 Marzo 2025

RICHIEDI UN PREVENTIVO PER GRUPPI A PARTIRE DA 6 PRSONE

GIORNO 1 : 

Alle ore 18:  presentazione del programma della settimana, laboratorio di fotografia e introduzione al carnevale in Sardegna

Ore 20: Aperitivo e cena .

GIORNO 2:  “Cantine aperte a Bosa”

Dalle 9 alle 11 : Laboratorio di  fotografia : introduzione alla fotografia creativa, teoria e tecnica, il carnet de voyage, come realizzare delle fotografie che raccontano  esperienze, viaggi, emozioni.

Pranzo

Dalle 17 alle 18 : Laboratorio di fotografia: passeggiata a Bosa, i partecipanti saranno invitati a fotografare con il  fotografo docente al vostro fianco.

Bosa è una caratteristica città medievale con le sue case di vari colori del centro storico,  dove gli abitanti aprono le loro cantine per degustare la Malvasia, vino tipico della zona.

Cena a Bosa: street food, con percorso gastronomico. Ognuno si traveste come vuole per una festa gioiosa.

GIORNO 3:  “Carnevale di Ottana”

 Il Carnevale ottanese è uno dei più noti e suggestivi in Sardegna. I personaggi che si possono ammirare durante la sfilata di Ottana sono tre: i Boes, i Merdules e Sa Filonzana. I Boes e i Merdules è una raffigurazione che riprende il tema del rapporto tra uomo e animale, in cui il primo (il Merdule) cerca di prevalere sull’altro (il Boe, l’animale) con la tecnica dell’addestramento. I Boes indossano “sa caratza” la maschera in legno che riproduce il bue, I Merdules, sono  travestiti con un pellame di pecora bianca e una maschera scura, che rappresenta il volto di un uomo vecchio e brutto.

Dalle 9 alle 10 : laboratorio di fotografia, debrifieng delle foto realizzate a Bosa

Partenza per il Carnevale di Ottana ( circa un’ora di tragitto)

Pranzo 

Visita del museo MAT: “Museo Arti e Tradizioni” per scoprire i segreti del Carnevale e la tecnica di fabbricazione delle maschere.

Sfilata delle maschere, esposizioni di artigianato artistico e degustazione di prodotti locali, i partecipanti saranno invitati a fotografare con il  fotografo docente al vostro fianco.

Debrifieng e cena a Ottana

GIORNO 4: Santa Cristina

Dalle 10 alle 11 :  laboratorio fotografia : analisi delle immagini realizzate a Ottana

Partenza per Paulilatino e Nuraghe Losa (Abbasanta)

il pozzo sacro di santa Cristina un luogo misterioso, un affascinante monumento archeologico, una meraviglia architettonica con la sua scalinata a forma trapezoidale sembra un invito a scendere nel ventre della terra, capolavoro dell’epoca nuragica risalente al 1000 a.C.

Pranzo  a  Santu Lussurgiu e debrifieng

Santu Lussurgiu, Sa carrela e nanti, corsa dei cavalli

Sa carrela ‘e nanti è la strada in terra battuta teatro di una sfrenata e pericolosa corsa a cavallo, chiamata allo stesso modo, in cui i partecipanti, tutti rigorosamente lussurgesi e organizzati in pariglie composte da due o tre cavalieri per volta, si sfidano in bravura, provando la propria maestria equestre, l’assetto durante la corsa, la compostezza dei cavalli lungo il tortuoso percorso.

Cena  a Santu Lussurgiu debrifieng

GIORNO 5:  Martedì grasso  “Carnevale di Bosa, Carnevale di Mamoiada”

Alle 9 : partenza per Bosa, i partecipanti saranno invitati a fotografare con il  fotografo docente al vostro fianco.

Su Carrasegare Osincu:i partecipanti, travestiti da donne in lutto, indossano abiti neri e hanno il volto annerito, intonano scherzosamente un lamento funebre chiamato “s’attittidu”,  lamento che annuncia la morte del  Carnevale.

Partenza per Mamoiada (circa 1h20 ora da Bosa)

ore 13:00  Visita del museo delle maschere mediterranee

Pranzo a  Mamoiada

Il rito del carnevale di Mamoiada, paese del centro della Barbagia, è una delle manifestazioni  più antiche della Sardegna, un evento con un’atmosfera magica che rievoca un antico rituale. Il carnevale non ha quel sapore di festa gioiosa ma è vissuto come una cerimonia sacra. I Mamuthones e gli Issohadores, le sue caratteristiche maschere, animano la festa cittadina con la loro danza propiziatoria lungo le strade della città.  Mamuthones con abiti di velluto e una pelle nera di pecora (detta Mastruca), una maschera di legno dipinta di nero sul volto, scandiscono il ritmo della sfilata portando sulla schiena dei pesanti campanacci che risuonano ad ogni passo di danza, mentre gli Issohadores vestiti con pantaloni e camicia bianca, un giubbetto rosso,  scortano i Mamuthones lungo il percorso, coinvolgendo gli spettatori catturandoli improvvisamente, con una lunga corda di giunco, chiamata “Sa soca”

ore 14:30  Vestizione dei Mamuthones e Issohadores

ore 15:00  Balli  della tradizione sarda in piazza, dolcetti e vino per tutti

ore 15:30 Sfilata tradizionale dei Mamuthones e dei carri allegorici

ore 18:00 favata in piazza (piatto tipico con fave e lardo)

Cena a Mamoiada, debrifieng delle fotografia

ore 21:00 Serata con balli  in maschera

GIORNO 6:  Mercoledì  14 Febbraio 

Dalle 9 alle 11: Laboratorio conclusivo di  fotografia : analisi delle foto realizzate e stesura del carnet de voyage

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